Il progetto - oggettivamenteastratto

Vai ai contenuti

Menu principale:

Il progetto

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
IL PROGETTO

Al giorno d’oggi, in modo più o meno consapevole, usiamo continuamente scritture segrete. Ne sono un esempio bancomat, scontrini, codici a barre ecc. Ma cosa sono le scritture segrete?
 
Tali si dividono in due macrocategorie: steganografia e crittografia.
 
La steganografia è una comunicazione segreta basata sull’occultamento del messaggio. La parola steganografia deriva da due parole greche: steganòs , che significa coperto, e graphein, che significa scrivere. Nel corso della storia sono state impiegate innumerevoli  forme di steganografia. Fin dai tempi di Erodoto questi metodi erano adoperati per inviare messaggi segreti. La longevità della steganografia dimostra ch’essa garantisce una certa sicurezza, ma presenta un punto debole: se il latore del messaggio è accuratamente perquisito, è probabile che sia scoperto. In altre parole la segretezza è perduta nel momento stesso dell’intercettazione.  Un esempio di steganografia è la Griglia di Cardano.
 
La crittografia, dal greco Kryptòs che significa nascosto, non mira a nascondere il messaggio in sé, ma il suo significato. Per rendere incomprensibile un testo, lo si altera per mezzo di un procedimento concordato precedentemente dal mittente e dal destinatario. Il vantaggio della crittografia, a differenza della steganografia, sta nel fatto che se anche fosse intercettato il messaggio esso risulterebbe irriconoscibile e inutilizzabile. Il nemico infatti non conoscendo il procedimento di alterazione, dovrebbe trovare difficile, se non impossibile, ricostruire il significato.
 
La crittografia può essere suddivisa in due tipologie, note come trasposizione e sostituzione. Nella trasposizione, le lettere del messaggio sono mutate di posto, generando un anagramma. Nel caso di messaggi brevi, come una singola parola, questo metodo non dà alcuna sicurezza, poiché una manciata di caratteri alfabetici può essere combinata in pochi modi diversi. Tuttavia col crescere della lunghezza del messaggio il numero di anagrammi “esplode”, rendendo di fatto impossibile la sua ricostruzione per prove ed errori. Ad esempio una frase del genere “vediamoci domani pomeriggio alle cinque” è formata da 35 lettere che possono essere allineate in più di 6.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000. (seimila miliardi di miliardi di miliardi) di modi diversi. Se un uomo potesse controllare una combinazione al secondo, e l’intera popolazione terrestre si dedicasse giorno e notte solo a questo compito, per verificare tutte le combinazioni occorrerebbe un tempo pari a innumerevoli volte l’età dell’universo.
 
La trasposizione casuale delle lettere garantisce in teoria la massima inviolabilità, anche nel caso d’intercettazione. D’altra arte una simile comunicazione segreta sarebbe inutilizzabile anche per il destinatario. Per essere efficace, la ricombinazione deve ubbidire a un criterio fissato in anticipo dai corrispondenti. Uno degli esempi più famosi della crittografia per trasposizione è la scitale spartana del V secolo a.C. La scitale era un’asta di legno intorno alla quale veniva arrotolata una striscia di pelle o pergamena. Il mittente scriveva il messaggio lungo l’asta, quindi avvolgeva la striscia, che recava su di una serie di lettere apparentemente priva di senso: la trasposizione era stata effettuata. Addirittura la striscia di pelle o pergamena poteva essere camuffata da cintura, uno stratagemma steganografico che sommava la sua efficacia alla trasposizione crittografica. Per ricostruire il messaggio, al destinatario era sufficiente avvolgere la striscia su una scitale dello stesso diametro di quella usata dal mittente.
 
L’alternativa alla trasposizione è la sostituzione. Tale metodo procede in un modo semplice ma sicuro: la segretezza del messaggio è ottenuta sostituendo le lettere del testo in chiaro. Tale procedimento può essere considerato complementare alla cifratura per trasposizione, poiché nella prima ogni carattere dell’alfabeto mantiene la sua identità ma cambia di posto; nella sostituzione invece esso cambia identità ma conserva il proprio posto.  Il pregio di questa cifratura consiste nel fatto che sia semplice da eseguire, ma garantisce un alto livello di sicurezza. La semplicità e affidabilità sono i pregi grazie ai quali la cifratura per sostituzione dominò per tutto il primo millennio della nostra era. Uno dei primi esempi di crittografia per sostituzione è il Cifrario di Cesare. Il suddetto metodo si può dividere in codici e cifrature. I primi procedono con una sostituzione al livello delle parole, mentre le seconde procedono con una sostituzione al livello delle lettere.

IL POSTER UFFICIALE DELLA MOSTRA                                                         ... E QUELLO NON UFFICIALE DEL PROGETTO
            


_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Torna ai contenuti | Torna al menu